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Essere un buon padre/madre, ma un cattivo genitore. Possibile?


Una nonna, un padre e un bambino guardano foto

Spoiler: sì.


Caratteristiche di un buon padre/una buona madre


L'accudimento, la protezione, il calore emotivo, l'organizzazione, la capacità di farsi aiutare.


E ancora la funzione riflessiva, la capacità di comprendere gli stati mentali del bambino e saper prevedere la sua evoluzione futura.


La capacità di individuarsi dalla famiglia di origine, raccogliendo l'eredità degli aspetti desiderabili e scegliendo di fare a meno delle zavorre.


Tutti elementi che ci rendono capaci di stabilire una relazione a due ottimale con il nostro figlio o la nostra figlia.


E quando si diventa un buon genitore?


Il buon genitore può non coincidere con la buona madre o il buon padre. Perché il buon genitore è quello capace di prestare attenzione al sistema familiare.


Noi non siamo una famiglia, eravamo una coppia e non lo siamo più

Questo ci dicono i padri e le madri in crisi, le coppie separate e arrabbiate. Ma una famiglia lo si rimane, anche nella separazione: anche se non ci si parla più si continua a essere la famiglia del proprio bambino.


I buoni genitori sono quelli che riconoscono come i propri figli siano frutto dell'unione di due stirpi, senza le quali non sarebbe nato.


E che sono in grado di garantire sempre l'accesso all'altro genitore* e di tutelare la sua immagine.

(* tranne in caso di maltrattamento, incuria, abbandono, violenza domestica: pericolo concreto per il minore)


Nelle separazioni, facciamo in modo che l'odio per l'altro genitore non superi l'amore per il proprio figlio.




Se hai bisogno di aiuto contattaci, possiamo aiutarti.







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